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11 Gennaio 2019

Ecco come nasce un colorificio a Roma

Ecco come nasce un colorificio a Roma

Non sono cresciuta a Roma. All’età di un mese “faccio le valigie” per seguire la mia famiglia in Germania ad Amburgo, e da allora ogni 3-4 anni mi toccherà rifarle per cambiare abitudini, scuola, amicizie, lingua, clima, passando da Amburgo a Ginevra, Capri, Panama, Montevideo. Questo percorso mi fa diventare una persona curiosa e aperta; il dover tanto spesso e rapidamente adattarmi a cose nuove ha sviluppato in me spirito d’osservazione e criteri di valutazione che viaggiano veloci e che mi sono tornati utili una volta aperto il mio colorificio.

Roma dovrà aspettare

Pur essendomi iscritta all’università con l’intenzione di diventare oceanografa, riprendo subito a viaggiare e comincio a lavorare nella moda, ricercando piccole produzioni d’avanguardia da portare in Italia. Lavoro a Milano per 4 anni finché un giorno parto per un lungo (ennesimo) viaggio nell’Europa dell’Est, proprio nel momento del crollo del muro di Berlino! Percorriamo migliaia di chilometri in camper e perciò senza problemi di bagaglio. Io che sono curiosa, sono alla ricerca di “chicche” da riportare a casa. In un mercato trovo dei vecchi attrezzi usati per decorare le pareti, alternativa economica e di rapida esecuzione alla tappezzeria, sopravvissuta negli anni in quei paesi per ovvii motivi. Mi innamoro di questi oggetti! Sono rulli incisi a mano, l’iconografia è sterminata e molto evocativa, semplice e ricca al tempo spesso. A mio parere emanano qualcosa di poetico e ne sono fortemente attratta. Tornata in Italia, decido di imparare la tecnica per farla diventare il mio lavoro. Il mio progetto ha inizio a Firenze nella bottega di un restauratore che mi farà scoprire i trucchi e mi insegnerà per la prima volta a preparare i MIEI COLORI! Questa esperienza resta nel mio cuore come un fermo immagine, quasi un quadro del Rinascimento Toscano.  Il colore mi conquista, divento subito selettiva e avverto l’esigenza di fare abbinamenti sempre più raffinati e vibranti, cerco i “migliori” colori sul mercato. Leggo un intervista a David Oliver su “House and Garden”, famosa rivista inglese di settore. A seguito delle parole di David, così perfettamente in sintonia con il mio pensiero, decido di partire per conoscerlo e vado a Londra. Siamo nel 1996.

David Oliver

David, conosciuto in GB come “the rock star of colour” è il fondatore della Paint Library, famoso e iconico brand di colori con base a Chelsea. Diventiamo amici e collaboriamoper allestire stand nei principali saloni di interior design di Londra, lui con i suoi colori e io con i miei rulli. Lui mi trasmette lo spirito necessario per operare con i colori e il mio occhio si affina, imparo così a usare il colore negli interni. Lavorare con lui mi porta a decidere di creare uno spazio dedicato al colore anche nella mia città.  Dovranno passare ancora anni ma questo progetto resta vivo in me.

Apro il colorificio

Nel 2003, finalmente riesco a realizzarlo aprendo il colorificio Bludiprussia a Roma, in Viale Pinturicchio n. 10, rimasta ad oggi l’unica sede dell’attività.   Ben presto questa nuova “energia” del colore conquista tutti, clienti e collaboratori. Ricordo ancora il giorno in cui incominciarono a chiedermi di poter fare come me le consulenze colore e imparare questo mestiere. Sono orgogliosa di avere introdotto in Italia questo approccio al colore, aprendo la strada a questa nicchia dell’interior design. Negli anni, tanto per non perdere l’allenamento e la sana abitudine, non sono mancati viaggi all’estero e in Italia sempre alla ricerca di nuovi prodotti. Sono tornata spesso a casa con il carniere pieno, portando al mio colorificio di Roma le pitture a calce e le ricette antiche di Springcolor, gli amati vecchi ma attualissimi pattern di William Morris disponibili in carte e tessuti, i meravigliosi colori fiamminghi di Emente, i cementi francesi  di Marius Aurenti e di Mercadier e ora anche le resine italiane della Paint Makers… e ancora tante cose che ho sempre avuto  la gioia di condividere con collaboratori e clienti.